Indicazioni per un’esecuzione consapevole di musiche e coreografie dei balli di Domenico da Piacenza
 
Domenico da Piacenza è considerato l’inventore del ballo, una composizione caratterizzata dall’alternanza di mexure musicali diverse: bassadanza, quadernaria, saltarello e piva; mexure lente e veloci, in tempi binari e ternari, le cui caratteristiche erano determinate dalla scansione ritmica e dalla durata delle botte, gli odierni accenti musicali. In De arte saltandi et choreas ducendi, Domenico, col suo repertorio di bassedanze e balli, ha messo per iscritto i dettami di una pratica fino ad allora tramandata oralmente, offrendoci così la prima testimonianza di
codificazione dell’arte del danzare nelle corti italiane del Quattrocento.
Questo volume, rivolto a musicisti, danzatori e studiosi della danza curtense, presenta le ricostruzioni dei balli contenuti in De arte saltandi con le trascrizioni in notazione moderna delle tracce musicali. Trascrizioni e ricostruzioni sono basate sulla scansione delle botte, condizione necessaria e imprescindibile del Danzare con misura. La prima parte del libro tratta aspetti teorici, musicali e coreutici. Particolare attenzione è posta alla scansione ritmica dei movimenti naturali e accidentali nelle diverse mexure musicali, prendendo in esame passi di danza le cui modalità di esecuzione sono oramai storicamente acquisite e altri le cui ipotesi ricostruttive sono qui formulate ex novo. La seconda parte prende in esame i quindici balli contenuti in De arte saltandi attraverso una dettagliata analisi musicale e coreografica delle singole sezioni.