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Dopo Cunningham l’uso della tecnologia digitale sembra sempre di più essersi orientato verso l’apparente paradosso di una danza senza danzatori, un’idea que-sta accarezzata e messa parzialmente in pratica già dai futuristi italiani di inizio Novecento seppure con i limiti tecnici di allora. C’è un filo rosso che collega fra di loro i futuristi, Duchamp e Cunningham, quello della de-soggettivizzazione dell’arte e della ricerca di un mondo fatto di cose, tempo e spazio oggettivi. Da anni però, soprattutto dall’ingresso nel terzo millennio, siamo di fronte ad uno scenario sempre più radicale. Non si tratta, infatti, di animare oggetti scenici e pupazzi metafisici, come nel futurismo o nel teatro utopico di Craig; non si tratta neppure di far danzare figure e immagini di corpi virtuali in 3D, come in Biped. In questi casi siamo ancora dentro l’estetica dello spettacolo dal vivo e dentro lo spazio tridimensionale della scena teatrale, per quanto “aumentata” dall’uso della tecnologia digitale.

IMMAGINARE LA DANZA. CORPI E VISIONI NELL' ERA DIGITALE

SKU: 00067
€ 18,50Prezzo
  • By Vito Di Bernardi and Letizia Gioia Monda

    Paperback

    2018

    170 x 240 mm
    208 pages
    Italian language

    ISBN 9788864760773

    PIRETTI EDITORE

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    (Austria Belgium, Bulgaria, Croatia, Republic of Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Poland, Portugal, Romania, Slovakia, Slovenia, Spain and Sweden)

    OUT OF EU COUNTRIES: 20 EURO

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